Sana alimentazione fa rima con…pancione!

Un buono stato di nutrizione della donna già prima dell’inizio della gravidanza è una condizione essenziale per la prevenzione di gran parte delle patologie neonatali e per il mantenimento di uno stato di salute ottimale post partum.
Si sa che in gravidanza vi è una maggiore richiesta energetica da parte del corpo della donna, ma in realtà i fabbisogni calorici sono di poco differenti rispetto a quelli pregravidici, soprattutto nel primo trimestre.
Pertanto non è necessario né opportuno “mangiare per due”, come purtroppo la nostra cultura spesso ci insegna, ma sicuramente “due volte meglio”, variando la scelta degli alimenti e rispettandone la stagionalità.
Nel corso della gravidanza il corpo della donna è sottoposto a fisiologiche variazioni di tipo metabolico ed endocrino. Il cambiamento più evidente, tuttavia, è sicuramente l’aumento della massa corporea, che non riguarda solo il peso del bambino, ma anche il liquido amniotico, il tessuto mammario, un maggiore apporto di sangue: il corpo infatti si trasforma per accogliere nel miglior modo possibile il feto che al suo interno crescerà.
E’ bene tuttavia che questo aumento sia adeguato e graduale durante i nove mesi, al fine di scongiurare il rischio di alcune patologie come ad esempio diabete, ipertensione, affaticamento cronico, parto cesareo e depressione post partum.
L’aumento di peso consigliato durante la gravidanza dipende dallo stato di salute e dal peso della donna prima di rimanere incinta. In una donna normopeso si attesterà intorno agli 11-16kg; in caso di sottopeso, l’aumento dovrebbe essere maggiore, mentre andrebbe ridotto in caso di sovrappeso e obesità.
L’OMS ha stilato delle linee guida per supportare la donna in gravidanza. Si tratta di semplici consigli da seguire per vivere questo periodo senza stress da alimentazione, pur mantenendo una dieta varia ed equilibrata:
· Fai 4-5 pasti al giorno
· Mangia lentamente, l’ingestione di aria può dare un senso di gonfiore addominale
· Bevi almeno 2 litri di acqua al giorno, preferibilmente oligominerale, non gasata.
DA PREFERIRE
· Alimenti freschi per mantenerne inalterato il contenuto di vitamine e minerali
· Carni magre consumate ben cotte
· Pesci tipo sogliola, merluzzo, nasello, trota, orata
· Formaggi magri e freschi
· Verdura di stagione, ben lavata, ad ogni pasto.
DA LIMITARE
· Caffè e tè: preferisci i prodotti decaffeinati o deteinati: il caffè, come tutte le bevande contenenti le cosiddette sostanze “nervine” (tè, bibite tipo cola, cioccolato), va assunto con moderazione perché la caffeina attraversa la placenta. Inoltre, durante questo particolare periodo il metabolismo della caffeina è rallentato di 15 volte e le future mamme sono più sensibili ai suoi effetti.
· Sale: preferire quello iodato, sia perché previene complicazioni allo sviluppo fetale, sia perché durante la gravidanza e l’allattamento, il fabbisogno di iodio è maggiore. Un consumo elevato di sale aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione.
· Zuccheri: preferisci i carboidrati complessi, come pasta, pane, patate
· Grassi: evitare quelli industriali, preferire l'olio extravergine di oliva.
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DA EVITARE
· Bevande alcoliche: l’alcol ingerito dalla madre giunge dopo pochi minuti nel sangue del feto, ma il feto non può metabolizzarlo perché è privo degli enzimi adatti a questo compito. Di conseguenza l’alcol e i suoi metaboliti si accumulano nel suo sistema nervoso e in altri organi danneggiandoli
· Proteine animali consumate crude, se la donna non è immune alla toxoplasmosi
E’ bene, inoltre, che la donna presti attenzione al consumo di alcuni cibi, per limitare il rischio di infezioni che possono essere dannose per il bambino.
Fra le più comuni vi sono la Toxoplasmosi, la Listeriosi e la Salmonellosi.
Per prevenire il rischio di infezione è opportuno:
· Evitare il consumo di tutti gli alimenti crudi: prosciutto crudo, bresaola, speck, carpacci e tartare di carne o pesce
· Lavare molto bene sotto acqua corrente verdure crude e frutta con la buccia
· Consumare latte e derivati solo se pastorizzati
· Evitare i formaggi a crosta molle (brie, taleggio) e formaggi erborinati (gorgonzola)
· Evitare il consumo di uova crude e di tutte le preparazioni a base di uova crude (maionese, tiramisù)
· Evitare i frutti di mare crudi o cotti.
E il Sushi?
Sarebbe bene evitarne il consumo in gravidanza per il rischio di infezione da Anisakis ed altri parassiti. Il congelamento potrebbe rappresentare una pratica efficace per debellare i parassiti, ma resterebbe il problema di una possibile contaminazione da parte di batteri e vibrioni immuni al congelamento. Da evitare anche frutti di mare crudi, quali cozze, vongole ed ostriche, che potrebbero essere contaminati dagli scarichi industriali e potrebbero contenere microrganismi pericolosi.
La cottura adeguata in genere è sufficiente a scongiurare il rischio infettivo, ma è impotente nel caso di presenza di tossine.
È preferibile, inoltre, evitare il pesce affumicato per i rischi connessi alla presenza di sostanze cancerogene legate al processo di affumicatura.
Durante il periodo di gravidanza, alimentarsi correttamente è fondamentale! Con dei piccoli accorgimenti, infatti, la mamma potrà mettere in pratica semplici strategie senza che il "cosa e quanto mangiare" diventi una forma di stress. Così facendo la donna tutelerà la propria salute e quella del bimbo che porta in grembo.
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