“ La donna deve avere la possibilità di partorire in un luogo che sente sicuro, al livello più periferico in cui sia possibile fornire
assistenza appropriate e sicurezza.
In ordine tali luoghi possono essere la casa, la casa maternità, l'ospedale. ''
Organizzazione Mondiale per la Sanità
Non solo, il parto in casa è una scelta sicura per madre e bambino; scelta che permette di vivere questo evento nella serenità e intimità del proprio ambiente, circondati dalle persone e dalle
cose che ci fanno stare bene.
Le ostetriche che assistono a domicilio sono formate in modo speciale circa l’assistenza al parto, assistono sempre in due, rispettando criteri di sicurezza
fondamentali per madre e figlio, pur tutelando la personalizzazione e la scelta intima della donna.
Le donne per cui è ideale partorire a domicilio sono quelle la cui gravidanza è fisiologica (cosiddetto basso rischio), durante il primo colloquio con l’ostetrica si effettua un’attenta anamnesi in cui si prenderanno in considerazione tutte le informazioni circa salute di mamma e figlio, in modo da effettuare la scelta migliore per entrambi.
Il percorso che porta verso una nascita a domicilio inizia già dalla gravidanza: idealmente tra le 20 e le 30 settimane di gravidanza è importante che la donna prenda contatto con le ostetriche che la seguiranno per il parto di modo da creare una relazione di fiducia reciproca.
L’ostetrica è una professionista che opera in scienza e coscienza, oltre che attraverso la profonda conoscenza della fisiologia del parto e del corpo femminile; questi aspetti combinati garantiscono la capacità di offrire sicurezza ed assistenza appropriate, attraverso la relazione professionale, la presa di consapevolezza da parte della donna che effettua questa scelta ed il patto terapeutico esplicitato.
Per maggiori informazioni circa questo servizio, contatta le ostetriche Stefania Azzalini e Federica Grassi, che lavorano insieme coese e in condivisione dello stesso modello ostetrico di assistenza (Salutofisiologia).
Se la coppia lo desidera, è possibile trascorrere i prodromi e la prima parte del travaglio a domicilio assistiti dalla presenza dell’ostetrica, professionista che conoscono già dalla gravidanza, e recarsi in un secondo tempo in ospedale.
In ospedale, l’assistenza dell’ostetrica libera professionista, continua fino alla nascita del bambino, integrandosi con quella delle colleghe ospedaliere in turno.
Questi percorsi prevedono una reperibilità dell’ostetrica libera professionista dalla 37esima settimana di gravidanza, 24 ore su 24; nell’ottica dell’approccio in continuità dell’assistenza è fondamentale iniziare il percorso con l’ostetrica non più tardi della 30esima settimana di gravidanza.